Un po' di riflessioni con l'aiuto di Zerocalcare.
Doverosa premessa: la lettura di questo articolo è certamente agevolata se avete avuto modo di vedere la serie di cartoni “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare.
Se non l’avete vista, a parte consigliarne la visione, vi riassumiamo uno dei concetti alla base della serie: la vita è un percorso che sembrerebbe ben determinato e delineato che noi dobbiamo seguire strappando pedissequamente i bordi, un puntino alla volta (essere bravi a scuola, trovare un lavoro, sposarsi, avere figli, etc etc).
Cosa succede però se cercando di seguire la linea tratteggiata (dal contesto sociale che ci circonda) sbagliamo e, appunto, strappiamo una parte non tratteggiata?
Posso affermare con un certo grado di sicurezza che nessuno strappa esattamente lungo i bordi. Se consideriamo il foglio come l’insieme di tutte le possibilità che la vita ha da offrire, strapperemmo lungo il bordo solo se potessimo anche scegliere la grandezza del nostro foglio. Allora sì che tireremmo con forza lungo la rilegatura e prenderemmo tutto. Invece molto spesso questo non accade o almeno non in tutte le circostanze.
Quello che ci viene chiesto è di ritagliare una forma. Proviamo quindi a farlo seguendo quello che crediamo essere un tratteggio predeterminato, ma non è una strada del tutto percorribile anzi, è facilissimo perdersi. Succede allora che iniziamo a segnare un percorso nostro, ma siamo così concentrati a cercare di non sbagliare e a tentare di tornare vicino al tratteggio originale che non ci rendiamo conto nemmeno di che misura ha questo nostro foglio. Molto spesso decisamente più grande di quello che crediamo.
È in un contesto di questo tipo che I’M Possible offre il meglio di sé: si presenta con l’obiettivo di aiutarci ad alzare la testa, a guardare e comprendere quanto grande è il foglio in cui ci stiamo muovendo. Ci offre delle possibilità, proprio quelle che non riuscivamo a vedere. In particolare, se ci avviciniamo al concetto di disabilità intesa come “l’insieme delle condizioni potenzialmente restrittive derivanti da un fallimento della società” o di disabilità come “mancanza data dall’ambiente”, l’intervento di I’M Possible si fa ancora più incisivo perché la nostra associazione l’ambiente punta a cambiarlo.
L’opera di Zerocalcare fa emergere con ironica maestria lo spaccato di un’intera generazione che trova nel disagio la propria dimensione esistenziale. Incertezza, insicurezza, sensazione di inadeguatezza e incapacità di compiere qualsiasi scelta perché ogni situazione viene proiettata come una tragedia nefasta alle porte sembrano essere ormai il sottofondo stonato di ogni giornata. E quindi, per il rischio di non sbagliare, di non strappare al di fuori dai bordi si attende, si attende e si spera.
Forse in questo momento sembrerà scontato, ma quanto è importante il tempo? E quanto è importante che questo tempo sia di qualità? Soprattutto quando ci si rende conto che questa attesa è comunque un pezzo di vita e fa male pensare che possa perfino assumere i contorni di una potenzialità inespressa.
E per I’M il tempo è un valore che non può certamente essere passato “in attesa”, per I’M ogni istante è prezioso perché può aiutarci a migliorare e a comprendere.
Ogni momento che I’M dedica a coloro che chiedono un supporto è importante e come tale viene trattato: che sia al maneggio o in un’escursione in mezzo ai boschi, non ci sarà mai un attimo “perso”. Ogni occasione è utilizzata per implementare l’IO SONO (I’M).
Quanto invece alla paura di “sbagliare lo strappo” I’M Possible, attraverso il dialogo e la condivisione si impegna a puntare per i propri utenti a degli obiettivi perseguibili e verificabili. Traccia assieme a loro bordi nuovi e per farlo si serve del fantastico aiuto degli animali: asini e cavalli che sapranno ricollegare anche i brodi più frastagliati in un nuovo fantastico disegno. Saranno fonte inesauribile di meraviglia e di scoperta in un crescendo di apprendimento verso autostima, autodeterminazione e capacità progettuale. I’M Possible accompagnerà nello scrivere una propria linea perché diverso non può e non deve essere “sbagliato” e perché le possibilità nella vita sono infinite.
Tutto questo dunque vuole essere un invito a venire a condividere i vostri “bordi” con noi e vedere fin dove possiamo portarli e ridisegnarli attraverso l’aiuto del nostro team e dei nostri amici a quattrozampe!
Vi aspettiamo e se avete domande scriveteci!
P.S. Nel caso stesse leggendo, ringraziamo Michele Rech, in arte Zerocalcare, per lo spunto riflessivo e lo invitiamo volentieri ad una passeggiata a cavallo.